Dopo tanto tantissimo troppo tempo sono tornata a Milano per quella settimana dell’anno che preferisco di più in assoluto, quella della Moda.
Il perchè della mia lunghissima assenza dalla MFW può risolversi amenamente in una parola sola: lavoro.
Quando si dice che il blogging è un lavoro vero e proprio, tra le motivazioni c’è appunto il tempo impiegato. E se hai un lavoro a tempo pieno, e anche di più, che assorbe l’80% della tua vita quotidiana, gestire un blog diventa problematico. Ma di questo parleremo un’altra volta.
Il mio ritorno a Milano per la Fashion Week me lo aspettavo anche peggio di così.
Il mondo della moda, si sa, è feroce e se per di più ti ritiri dalle “scene” per un periodo mediamente lungo, allora questo ti divora.
In cinque giorni ho risposto più volte alla domanda “ma come mai manchi da così tanto?” che a “che sfilata vedi dopo?”. Il paradosso è che in questa settimana la normalità è la seconda domanda non la prima.
Mi avevano detto fosse cambiata, in effetti lo percepivo anche io a distanza, ma francamente speravo di sbagliarmi.
Ma da dove comincio?
Sfilate sempre più serrate. Affluenza ai minimi storici tra buyer e Press. Blogger praticamente più estinti dei dinosauri. Quei pochi rimasti ( quelli che fino a poco tempo fa si imbucavano alle sfilate e nessuno se lo filava ) si sentono Kim Kardashian, Gigi Hadid, Paris Hilton, Naomi Campbell, Justin Bieber, Kanye West , Obama e pure Marlon Brando. Due anni fa avevi il “piacere” di scambiarci quanto meno due chiacchiere, oggi ti passano davanti manco stiano sfilando per Armani. I fotografi che fino a poco tempo fa immortalavano anche i look più ricercati, stravaganti, a tratti anche pezzenti delle persone più comuni e disparate, ora sono spietati mercenari che scattano solo a persone “famose” vestite al limite del ridicolo, modelle ( magari sperando di rimorchiare ) e Anna Wintour.
Gli eventi che ho visto in giro, fatta la pace di alcuni, sono stati miseri, poverih, al risparmio. Nessuno che ti accogliesse e ti spiegasse perchè diamine avresti dovuto essere lì e che cosa avevano loro di fantasmagorico di cui valesse la pena di scrivere o condividere. A volte credevo di essere capitata lì per sbaglio.
Sarà che poi a me l’abbigliamento invernale non piace, ma delle sfilate che ho visto e non ho visto in personam mi sono piaciuti gli accessori. Sfilate fatte di una specie di calderone di stili e tessuti e modelli messi un po’ random sperando venisse fuori qualcosa di speciale. Ehm, no. Ho apprezzato però da morire alcuni accessori visti sfilare in passerella, specie ho sviluppato una particolare attenzione verso le calzature. Magari prima mi applicavo più sui capi di abbigliamento, ma ora, in assenza di quelli, ho rivolto la mia attenzione altrove.
Ciò che mi è mancato di più in assoluto è stata la MAGIA che solo l’atmosfera della MFW era in grado di regalarmi.
Persa completamente.
La parte bella della mia Settimana della Moda milanese è stata:
gli amici, i party e il relax.
Salire a Milano durante un momento di aggregazione così grande per me significa soprattutto trascorrere del tempo con le persone a cui voglio più bene e che per forza di cose vivono sparsi per l’Italia.
Tra i party più belli cui ho preso parte c’è stato sicuramente il DieselBlackGold. Bella la location, bella la gente, bella la musica, bello tutto.
Il relax? Chi vive la MFW si chiederà di che cosa stia parlando. Questa volta io me la sono presa davvero molto molto comoda. Nessuno sbattimento avanti e indietro per Milano, ho fatto solo quello che mi andava di fare e non perchè lo dovevo fare per i social o per altro. Mi sono presa del tempo per me e per la mia famiglia, stare anche con mia sorella e mio nipote che non vedevo da mesi. E sono contenta di averlo fatto.
Insomma, oggi vi ho raccontato quella parte della Milano Fashion Week che probabilmente non avreste mai conosciuto se vi avessi parlato solo di seta, velluto e stampe floreali ( in inverno poi, “avanguardia pura” ). Per quello ci sono le immagini a parlare da sole.
Il mio nuovo blog è proprio così, dove io scrivo senza filtri tra pensieri e tastiera, la vera me.
E se non vi piace “francamente me ne infischio”.
Baci,
R.
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DAY #1
DAY #2
DAY #3
DAY #4
DAY #5
Rita Talks
10/03/2016Ho apprezzato il tuo resoconto! Brava! xoxo Rita Talks about…
Dario Fattore
10/03/2016Bravaaaa concordo in pieno, dei grandi sfigati sta gente che nella “vita normale” non vale un caz*o!!
Comunque si è calata vertiginosamente la settimana della moda, ormai non ha piu quel valore di una volta, è solo un circo dove pagliacci cercano di avere un po di visibilità
Dario Fattore
http://www.whosdaf.com
Martina Corradetti
10/03/2016Veramente un bel resoconto Rox
io alla fine neanche quest anno sono riuscita, pensa un po’.
la mia domanda sarebbe stata “ah quindi è la prima volta che vieni alla FW?”
e invece neanche quest anno visto l’ arrivo del pargoletto :D ahahah
Olly
11/03/2016Assolutamente d’accordo con quanto hai scritto! Ho detto la mia un po’ come la tua sulla settimana della moda dal mio punto di vista sul mio blog.
A presto:-)
Maryp
11/03/2016Ti capisco, è successo anche a me, quando, per mia decisione personale, non ho più partecipato a nessuna mfw per 4 anni, perdendo moltissimo, perché é una macchina che premia il presenzialismo, forse più della meritocrazia … Visto ciò che ho letto ti rigrazio tanto per aver accettato il mio invito <3
Antonio
11/03/2016Mi hai fatto impazzire. Xoxo <3